
L’esperta
“Il 45% delle italiane, però, non si sottopone a esami in grado di diagnosticare precocemente la malattia – ha affermato – Forti sono le differenze tra le varie Regioni. In Campania, per esempio, si registra una delle percentuali più basse di adesione e ben il 63% delle donne non esegue questo test salvavita – ha sottolineato – Rinnoviamo quindi il nostro appello affinché tutta la popolazione partecipi ai programmi di prevenzione secondaria del cancro”.
“L’alto tasso di sopravvivenza, superiore alla media europea – ha concluso – indica che siamo di fronte all’ennesima dimostrazione dell’ottimo livello raggiunto dall’oncologia italiana che riesce a primeggiare in Europa, nonostante sprechi, disorganizzazioni e lungaggini burocratiche che ancora contraddistinguono il nostro sistema sanitario nazionale”.
